E così, secondo il nostro ultimo sondaggio, avvocata, sindaca, magistrata e così via, a molti non piace, ma alla maggioranza appare giusto. Giusto: non si sa se i progressi sociali seguono il modificarsi della lingua o viceversa. Sono portato a pensare la seconda strada, anche in questo caso la maggior presenza di donne nei ruoli prima tradizionalmente affidati a maschi, spinge oggi a modificare la declinazione al femminile, e chi se ne importa se all’inizio l’orecchio (male) abituato ad altre desinenze fa un po’ fatica! “Se ne farà una ragione”, come si dice oggi…
Come forse sarà anche il caso di farsene una (di ragione) a partecipare di più ai nostri sondaggi. È vero, non sono statistiche, non danno il via ad alcuna decisione, non ci divideremo in parti contrapposte (anche perché sono anonimi) e forse neppure creano opinione. Ma almeno dibattito, confronto, curiosità. Domande complicate? Risposte troppo secche? Occorrerebbe qualche indicazione in più? Ebbene a voi la parola, scrivete prima o dopo cosa ne pensate, magari sui nostri account social.
È vero: un semplice clic non basta per fare opinione, ma nemmeno l’ostacola! E se il tema di questa settimana appare troppo grande, provate a rifletterci un attimo in più, magari nelle liturgie di questa settimana santa. E in quella notte di luce che tutto rischiara e infrangendo le tenebre dà una speranza che, nel torpore quotidiano, spesso rischiamo di smarrire.