Melodici e nazional-popolari. Ritornano i Modà
Il 27 Novembre esce il loro sesto album “Passione Maledetta” insieme ad un corto girato a New York. A chi li critica di eccessivo protagonismo loro rispondono con i tanti traguardi raggiunti. «Arrendetevi, è il pubblico che ci premia comprando i dischi»
9 novembre 2015
Dopo tre anni di assenza i Modà tornano in
campo con un nuovo progetto musicale, “Passione
Maledetta” in uscita il prossimo 27 Novembre. Ad
anticipare l’uscita del disco, il video del primo singolo
“E non c’è mai una
fine” che in una settimana ha già sfiorato il mezzo
milione di visualizzazioni.
Respingono chi li definisce dei semplici “fortunati” per aver incontrato un manager (Lorenzo Suraci) e un’etichetta (Ultrasuoni) proprietaria di tre network radiofonici perché, dicono, a comprare i dischi è il pubblico. E in effetti i loro numeri sono incontestabili: l’album "Viva i romantici" (2011) è tra i pochi in Italia ad aver conquistato il disco di diamante (oltre 470.000 copie vendute); il festival di Sanremo li premia al secondo posto nel 2011 con il brano “Arriverà” e nel 2013 al terzo posto con “Se si potesse non morire”; l’11 e il 19 Luglio 2014 si esibiscono all’Olimpico e a San Siro con un tutto esaurito degli stadi.
«Per mantenere i piedi per terra è necessario capire che non è tutto merito tuo, e io lo so bene» dice Francesco Silvestre (Kekko) in un’intervista rilasciata a Sorrisi. «Senza il nostro manager, Lorenzo Suraci, non saremmo andati da nessuna parte. E comunque io non mi sento un uomo migliore perché i Modà riempiono San Siro e vendono un milione di copie. La mia vita non è cambiata. Resto vicino alla mia famiglia, ho gli stessi amici di prima e per me il mondo dello spettacolo non esiste. Mi invitano dappertutto, eppure non sono mai andato a una festa di Vip. Non so neanche come diavolo ci si veste in quelle occasioni».
"Passione Maledetta" è un album più “maturo”, scritto non più da giovane innamorato ma da papà di una bambina. «Soprattutto nei testi. Ho quasi 38 anni e non parlo più d’amore come ne parlavo in “Favola” o in “Scusami”. La mia crescita come uomo e come padre si riflette nelle canzoni. Nel brano “Francesco”, che ho scritto per mia figlia Gioia, le racconto quanto è difficile essere genitori; “Stella cadente” potrebbe diventare la nuova “Tappeto di fragole”, mentre “California” è nata dopo una vacanza, la prima che ho fatto dopo cinque anni in cui non ci eravamo mai fermati»
“E non c’è mai una fine“, primo singolo del nuovo album, è stato lanciato insieme ad un videoclip girato a New York; insieme agli altri due singoli - che usciranno nel 2016 - comporranno i tre capitoli di un minifilm girato nella Grande Mela con attori americani professionisti. La regia del corto è stata affidata a Matteo Alberti che dei Modà è stato il chitarrista dal 2002 al 2007. Nessuna indiscrezione sul nuovo tour ma una data è certa: il 18 Giugno 2016 si bissa a San Siro. «I dati della prevendita ci dicono che il tutto esaurito è vicino - dice Francesco - e ci stiamo arrivando sulla fiducia, senza aver pubblicato niente di nuovo».
Respingono chi li definisce dei semplici “fortunati” per aver incontrato un manager (Lorenzo Suraci) e un’etichetta (Ultrasuoni) proprietaria di tre network radiofonici perché, dicono, a comprare i dischi è il pubblico. E in effetti i loro numeri sono incontestabili: l’album "Viva i romantici" (2011) è tra i pochi in Italia ad aver conquistato il disco di diamante (oltre 470.000 copie vendute); il festival di Sanremo li premia al secondo posto nel 2011 con il brano “Arriverà” e nel 2013 al terzo posto con “Se si potesse non morire”; l’11 e il 19 Luglio 2014 si esibiscono all’Olimpico e a San Siro con un tutto esaurito degli stadi.
«Per mantenere i piedi per terra è necessario capire che non è tutto merito tuo, e io lo so bene» dice Francesco Silvestre (Kekko) in un’intervista rilasciata a Sorrisi. «Senza il nostro manager, Lorenzo Suraci, non saremmo andati da nessuna parte. E comunque io non mi sento un uomo migliore perché i Modà riempiono San Siro e vendono un milione di copie. La mia vita non è cambiata. Resto vicino alla mia famiglia, ho gli stessi amici di prima e per me il mondo dello spettacolo non esiste. Mi invitano dappertutto, eppure non sono mai andato a una festa di Vip. Non so neanche come diavolo ci si veste in quelle occasioni».
"Passione Maledetta" è un album più “maturo”, scritto non più da giovane innamorato ma da papà di una bambina. «Soprattutto nei testi. Ho quasi 38 anni e non parlo più d’amore come ne parlavo in “Favola” o in “Scusami”. La mia crescita come uomo e come padre si riflette nelle canzoni. Nel brano “Francesco”, che ho scritto per mia figlia Gioia, le racconto quanto è difficile essere genitori; “Stella cadente” potrebbe diventare la nuova “Tappeto di fragole”, mentre “California” è nata dopo una vacanza, la prima che ho fatto dopo cinque anni in cui non ci eravamo mai fermati»
“E non c’è mai una fine“, primo singolo del nuovo album, è stato lanciato insieme ad un videoclip girato a New York; insieme agli altri due singoli - che usciranno nel 2016 - comporranno i tre capitoli di un minifilm girato nella Grande Mela con attori americani professionisti. La regia del corto è stata affidata a Matteo Alberti che dei Modà è stato il chitarrista dal 2002 al 2007. Nessuna indiscrezione sul nuovo tour ma una data è certa: il 18 Giugno 2016 si bissa a San Siro. «I dati della prevendita ci dicono che il tutto esaurito è vicino - dice Francesco - e ci stiamo arrivando sulla fiducia, senza aver pubblicato niente di nuovo».
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