sabato 27 aprile 2024
Terremoto nel centro Italia. Si riparte dalla solidarietà
di Veronica Petrocchi
A distanza di dieci giorni dal terremoto del centro Italia si inizia a fare la conta dei danni e il bilancio dei morti è tragico. I volontari lavorano tra le macerie senza tregua, le famiglie sono distrutte e i paesi rasi al suolo. Gli Ultras della Roma “scendono in campo” e organizzano una colletta solidale al di là dei colori. Unico obiettivo: aiutare i terremotati.
2 settembre 2016

Uno scenario di guerra. C’è solo distruzione e il silenzio, che si alterna all’assordante rumore delle ruspe.

Alla natura sono bastati 142 secondi per distruggere case, scuole, piazze e ricordi. Tutto si è sbriciolato e mai, come in questi casi, l’uomo percepisce la sua fragilità, la precarietà della vita; una vita che ci illudiamo di poter governare a nostro piacimento, ma che invece riafferma la supremazia sulla esistenza.

«Amatrice non esiste più», sono le parole di un sindaco che non riesce a trattenere la disperazione. Una frase che rimarrà, drammaticamente, nella memoria di ognuno di noi. La notte del 24 agosto alle 3.36 Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e molte piccole frazioni sono state colpite dalla furia del terremoto che ha provocato quasi 300 morti. Sono passati dieci giorni da quella scossa di magnitudo 6.0 che ha distrutto tutto, portandosi via intere famiglie. Da quel momento quasi mille uomini, tra Vigili del Fuoco,C roce Rossa, Protezione civile, Carabinieri, Corpo forestale, e volontari, senza mai fermarsi, hanno estratto dalle macerie centinaia di persone e soccorso i sopravvissuti. Le tendopoli allestite dalla Protezione civile ha una capienza di 1600 posti e solo martedì sono stati assistiti 3554 superstiti. I bambini sono i soggetti più deboli, disegnano case distrutte e ricostruiscono con i pennarelli la tragedia di quegli attimi. Molti hanno perso almeno un familiare, un genitore o un fratello, e gli psicologi di Save The Children parlano infatti di un «alto rischio di crollo emotivo».

I social si sono rivelati fondamentali per organizzare i primi soccorsi, tra emergenze di sangue, cibo e coperte. A sorprendere è stata la prontezza nel voler aiutare, fare qualcosa di concreto. In qualche modo, anche se in una situazione drammatica, ha vinto la solidarietà. Un volontario della Protezione civile di Ciampino ha confessato che una sensibilità così tangibile ha dato ancor più forza a chi, come lui, ha lavorato e continua a lavorare senza sosta. La solidarietà è partita dalla gente comune, ma ha coinvolto anche personaggi dello spettacolo, la Cei, la Comunità Europea. La Ferrari ha messo all’asta una vettura di una serie speciale limitata e il ricavato verrà destinato interamente alle zone del sisma. New York, Toronto, Rio de Janeiro hanno illuminato i loro monumenti con il tricolore italiano, simbolo di una vicinanza oltreoceano.


In questo clima di umanità anche lo sport non è rimasto a guardare. Infatti la squadra italiana di pallavolo maschile ha donato, per la ricostruzione, il premio ricevuto alle recenti Olimpiadi di Rio de Jainero. In ambito calcistico invece, dal 3 al 10 settembre, dalle 14 alle 21, gli Ultras della Roma organizzeranno una colletta per i terremotati. L’iniziativa avrà luogo nei pressi del Tiburtina Valley Sporting Club e raccoglieranno materiale scolastico, giochi per bambini, medicinali, materiale per le pulizie generiche, stufe. I tifosi si dicono motivati nell’aiutare i loro «fratelli in difficoltà, per farli sentire meno soli». Un bel momento di fraternità, almeno per un giorno oltre i colori, tutti insieme e con un unico obiettivo: aiutare i terremotati. Gli Ultras vorrebbero dare continuità all’iniziativa solidale, anche quando i riflettori non saranno più puntati sulle rovine dei paesi distrutti. Pensano, nei mesi successivi, di mobilitarsi e organizzare altre collette per gli abitanti delle province terremotate. Anche la Lazio ha stanziato una somma per il recupero e la ricostruzione degli impianti sportivi distrutti dal tragico sisma. Fiorentina, Chievo, Napoli, Milan, Juve e Palermo devolveranno invece gli incassi delle partite alle popolazioni vittime del terremoto.


Nel 2006 l’Italia è stata campione del Mondo. Oggi l’Italia può vantarsi di essere anche campione di solidarietà e umanità.

2 settembre 2016
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