Storie di un fotoreporter. Mimmo Chianura incontra gli studenti di Comunicazione
L'evento andrà in scena il 23 novembre alle 12.00. Il prof. Sardelli: "Un'occasione per suscitare entusiasmo in chi si appresta a diventare un operatore della comunicazione, per dialogare e interagire con chi ha attraversato l'evoluzione del fotogiornalismo nel corso dei decenni"
21 novembre 2016
Perché scegliere oggi il mestiere di fotoreporter? Qual ruolo assume, una figura di questo tipo, nella vita democratica di un Paese e quali scelte etiche gli permettono di svolgere la professione con sensibilità e competenza? A queste e a molte altre domande proverà a rispondere Mimmo Chianura, fotogiornalista da 40 anni, nell'incontro "Storie di un fotoreporter. Conversazione con Mimmo Chianura" che si terrà mercoledì 23 novembre alle ore 12.00 presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell'Università Pontificia Salesiana di Roma.
Chianura è un testimone privilegiato di come questo mestiere abbia attraversato mutamenti epocali nelle forme e nei contenuti. Sono cambiati i supporti, dall'analogico al digitale fino a strumenti sempre più tecnologici e professionali, ma sono differenti anche le storie da raccontare, in contesti sociali e culturali in continua evoluzione. La quotidianeità del mestiere sarà al centro della conversazione degli studenti di comunicazione con Mimmo Chianura, corredata da racconti e aneddoti che diano il senso di un lavoro fatto di passione e capacità, di preparazione e anche, perché no, di un po' di fortuna. Dal 1983 Mimmo Chianura è fotografo interno dell'AGF (Agenzia Giornalistica Fotografica), per la quale ha raccontato politica, cronaca e attualità. Dai primi concerti rock ai Papi in Vaticano, dalla politica nelle piazze ai grandi leader nazionali e internazionali.
L’incontro è curato dai proff. Tommaso Sardelli, docente di Teorie e Tecniche dell'Immagine e Simonetta Blasi, che insegna invece Comunicazione pubblicitaria. "Il valore di incontri come questo sta nel fornire agli studenti di comunicazione, ma non solo, la testimonianza diretta di un protagonista dell'informazione per immagini - ha spiegato Tommaso Sardelli - Si tratta di una bella occasione per suscitare entusiasmo in chi si appresta a diventare un operatore della comunicazione, potendo dialogare e interagire con chi ha attraversato l'evoluzione di questo linguaggio nel corso dei decenni". L'evento darà la possibilità di approfondire il valore sociale del fotogiornalismo: "Per me questo lavoro è innanzitutto una grande responsabilità. Il fotografo presta il proprio sguardo alla collettività e lo fa con la consapevolezza di aver effettuato molte scelte - personali, culturali, estetiche, valoriali e persino ideologiche - che portano al singolo scatto che consegna all'opinione pubblica" ha spiegato il prof. Sardelli.
Chianura è un testimone privilegiato di come questo mestiere abbia attraversato mutamenti epocali nelle forme e nei contenuti. Sono cambiati i supporti, dall'analogico al digitale fino a strumenti sempre più tecnologici e professionali, ma sono differenti anche le storie da raccontare, in contesti sociali e culturali in continua evoluzione. La quotidianeità del mestiere sarà al centro della conversazione degli studenti di comunicazione con Mimmo Chianura, corredata da racconti e aneddoti che diano il senso di un lavoro fatto di passione e capacità, di preparazione e anche, perché no, di un po' di fortuna. Dal 1983 Mimmo Chianura è fotografo interno dell'AGF (Agenzia Giornalistica Fotografica), per la quale ha raccontato politica, cronaca e attualità. Dai primi concerti rock ai Papi in Vaticano, dalla politica nelle piazze ai grandi leader nazionali e internazionali.
L’incontro è curato dai proff. Tommaso Sardelli, docente di Teorie e Tecniche dell'Immagine e Simonetta Blasi, che insegna invece Comunicazione pubblicitaria. "Il valore di incontri come questo sta nel fornire agli studenti di comunicazione, ma non solo, la testimonianza diretta di un protagonista dell'informazione per immagini - ha spiegato Tommaso Sardelli - Si tratta di una bella occasione per suscitare entusiasmo in chi si appresta a diventare un operatore della comunicazione, potendo dialogare e interagire con chi ha attraversato l'evoluzione di questo linguaggio nel corso dei decenni". L'evento darà la possibilità di approfondire il valore sociale del fotogiornalismo: "Per me questo lavoro è innanzitutto una grande responsabilità. Il fotografo presta il proprio sguardo alla collettività e lo fa con la consapevolezza di aver effettuato molte scelte - personali, culturali, estetiche, valoriali e persino ideologiche - che portano al singolo scatto che consegna all'opinione pubblica" ha spiegato il prof. Sardelli.
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