venerdì 19 aprile 2024
"Roma Termini": non il solito film
di Rita Dal Canto
Un insolito ritratto della vita di strada raccontata da chi, quella stessa vita, la vive davvero. Bartolomeo Pampaloni ci accompagna in un viaggio nell'umanità nascosta della Stazione Termini di Roma, con uno stile deciso ed umile.

Forte del recentissimo successo ottenuto al Festival internazionale del Film di Roma, Bartolomeo Pampaloni ripropone il suo film al vasto pubblico, nelle accoglienti sale del Nuovo Cinema Aquila, al Pigneto, dal 23 dicembre 2014 fino al 7 gennaio 2015: un film che vi lascerà molto riflettere in queste festività, in visione a soli 4 euro. Da non perdere assolutamente!

Ecco cosa ci ha raccontato sul suo film:

« Ho scelto di fare questo film in un momento di pausa, stavo aspettando un'idea fantiastica per un film, ma non avevo trovato sceneggiatori, attori disponibili o altre opportunità, così mi sono messo in discussione e ho cominciato a cercare dentro di me, partendo proprio dalla strada, ho pensato che lì avrei sicuramente trovato la mia fonte di ispirazione. Avevo ragione: ho capito che mi interessava raccontare la strada vera, con la voce di persone vere, senza stare a chiedere ad associazioni di volontariato o enti, ma facendo parlare davvero chi vive là, senza ipocrisie o barriere che mi separassero da loro. Sono stato sei mesi a Termini per parlare con alcuni senzatetto, e con loro sono stato chiaro dall'inizio: volevo fare un film. Alcuni hanno accettato di aiutarmi, così ho iniziato a seguire le loro vite, vite che si sono intrecciate con la mia, facendo nascere dei rapporti profondi, degli scambi di umanità. Ho visto anche cose molto crude, che non ho avuto timore a riportare sulla pellicola: è la vita, con i suoi problemi, e siamo tutti immersi in essa. Persone che avevano bisogno di essere ascoltate hanno avuto occasione di parlare e condividere momenti insieme. La telecamera spariva, ad un certo punto, e lasciava spazio al dialogo, alla fiducia, ai momenti belli, personali, difficili. Sia al festival del cinema che alla prima del film qui al cinema Aquila è stato presente vicino a me Stefano, uno dei protagonisti del film: per me era importante la sua presenza, perchè il film è parte della sua storia, lui mi ha permesso di entrare un pò nella sua vita. Ho voluto lasciare allo spettatore la possibilità di riflettere da solo, riportando la realtà così come si presentava davanti allo schermo: spero che le persone abbiano modo di apprezzare la bellezza che si cela dietro questo cosmo complesso, intrigante, nascosto che è la vita di strada. Un consiglio ai giovani che vogliono fare un film: scegliere il genere del documentario, sceglietelo con serietà, rimanete attaccati al vero. Imparerete tantissimo.»

Il film è dedicato ad Angelo, un senzatetto che adesso non c'è più, e che molti ricordano con grande affetto.