sabato 2 novembre 2024
“LUBO”. Quando lo Stato legittima la discriminazione
di Matilde Laura Gizzi
Giorgio Diritti, regista pluripremiato, compete al Leone d’Oro con un film ispirato al romanzo “Il seminatore” di Mario Cavatore
9 settembre 2023

Il protagonista del sesto e ultimo film italiano in Concorso è Lubo (interpretato da Franz Rogowski), un artista di strada nomade che nel 1939 viene arruolato nell’esercito svizzero con il compito di sorvegliare i confini del territorio contro una possibile invasione tedesca. Mentre è in servizio, viene raggiunto da suo cugino, il quale gli comunica che sua moglie era morta tentando di proteggere i tre figli ed evitare che venissero portati via dalle forze dell’ordine. In Svizzera, infatti, vigeva un “programma di rieducazione nazionale per i bambini di strada", che aveva come reale scopo quello di estirpare la cultura Jenisch. Da questo momento Lubo farà di tutto per ritrovare i suoi figli e far valere i diritti di questa cultura.

 

Lubo è un film “da cui emerge quanto principi folli e leggi discriminatorie generino un male che si espande come una macchia d’olio nel tempo, penetrando nelle vite degli uomini, modificandone i percorsi, i valori, generando dolore, rabbia, violenza, ambiguità... ma anche un amore per la vita e per i propri figli che vuole sopravvivere a tutto e riportare giustizia”, dichiara il regista Giorgio Diritti.

 

In questa pellicola si vuole evidenziare come il tema rappresentato non è stato un evento circoscritto avvenuto tra gli anni Venti e Settanta in Svizzera; anzi, bisogna rendersi conto che è un tema molto attuale. La stessa Valentina Bellè, che nel film interpreta Margherita, ha precisato infatti che “[...] dinamiche del genere sono attualissime. Da un’inchiesta del Guardian uscita in primavera, pare che siano più di 16mila i bambini ucraini deportati in Russia. L’Ucraina è riuscita a farne rientrare poco più di 300 e sembra che alcune famiglie russe li nascondessero sia per evitare il rimpatrio, sia per paura che gli venisse tolto il sussidio dal governo russo. Queste cose stanno accadendo oggi”.

9 settembre 2023
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