martedì 1 luglio 2025
"A occhi aperti": il modo della fotografia in 10 interviste
di Mariaelena Iacovone
È l'ultimo libro del direttore de "La Repubblica". Una riflessione sul potere narrativo della fotografia e sulla sua capacità di cambiare la percezione della realtà
16 dicembre 2017

«Questo non è un libro sulla fotografia, ma sul giornalismo, sull'essenza del giornalismo: andare a vedere, capire e testimoniare». Così Mario Calabresi, direttore de “La Repubblica”, scrive nell'introduzione del suo libro “A occhi aperti”, una raccolta di interviste a dieci grandi maestri del fotogiornalismo, che con le loro immagini hanno raccontato storie e realtà spesso troppo distanti da noi (il libro è pubblicato da Contrasto).

Attraverso l'occhio della loro fotocamera, Calabresi ci fa riflettere sul potere narrativo della fotografia e sulla sua capacità di cambiare la percezione della realtà.

Così, questi grandi “operatori dell'informazione” ci parlano dei loro metodi di lavoro, delle loro emozioni, paure, vittorie personali e ci raccontano cosa hanno provato “un attimo prima e un attimo dopo il momento dello scatto”.

“A occhi aperti” è, perciò, un vero e proprio viaggio nelle aree più tormentate del nostro pianeta e negli avvenimenti che hanno segnato gli ultimi cinquant'anni di storia.

Perché, in fondo, la fotografia cosa altro è, se non il mezzo attraverso cui si trasmettono messaggi importanti e si sensibilizza su questioni sociali troppo spesso dimenticate?

 

  • Steve McCurry e i suoi numerosi viaggi per testimoniare la stagione del monsone.

    “Per farcela dovevo entrare in quell'acqua lurida […]. Per completare il mio progetto dovevo accettare tutti i rischi, anche quelli di ammalarmi e morire”.

  • Josef Koudelka e le immagini dell'invasione sovietica di Praga.

    “Sono passati quaranta anni e non ti puoi fidare della memoria, ma delle foto sì, ti puoi fidare”.

  • Don McCullin e le foto di distruzione e morte scattate a Cipro, in Vietnam e in Libano.

    “Mi succede spesso di vedere un cervo nella nebbia […]. È come una benedizione che mi aiuta a mandare via tutte le schifezze che affollano la mia mente”.

  • Elliott Erwitt e il suo lavoro sulle tensioni razziali in America.

    “Lo stesso tubo,la stessa acqua […]. Un erogatore è moderno,l'altro è vecchio e scrostato. Era tutto così terribilmente chiaro”.

  • Paul Fusco e il reportage sul Funeral Train del Presidente Kennedy.

    “Rimasi nella stessa posizione per otto ore a fotografare la gente accanto ai binari. Quella era la Storia”.

  • Alex Webb e la terribile fotografia che ritrae una mamma con il suo bambino e dietro le Torri Gemelle avvolte nel fumo.

    “Questa foto ci parla di una tragedia, ma anche del futuro”.

  • Gabriele Basilico e il suo lavoro sulla città di Beirut. Si dedica, inoltre, alla fotografia d'architettura.

    “Sono un misuratore di spazi. […] Devo trovare la misura giusta tra me, l'occhio e lo spazio”.

  • Abbas e il suo reportage sulla rivoluzione in Iran.

    “Mi piace pensare di essere una persona che scrive con la luce”.

  • Paolo Pellegrin e il suo progetto in Iraq, in Libano, in Palestina e in Giappone.

    “[...] Quella che mi interessa di più è una fotografia non finita, dove chi guarda ha la possibilità di cominciare un proprio dialogo”.

  • Sebastiao Salgado e suoi reportages in America Latina, Africa (Sahel, Tanzania, Zaire) e in Europa.

    “Non sono stato spinto dalla voglia di fare foto belle o di diventare famoso, ma da un senso di responsabilità: io scrivo con la macchina fotografica”.

 

 

 

 

16 dicembre 2017
AREA-
Nasce Open Prisma
di Redazione online
Dall'esperienza di Young4Young nasce un nuovo spazio digitale di elaborazione ed espressione culturale, strumento di dialogo tra persone, generazioni e interessi diversi
13 nov 2024
I Cactus: la band dell’indie felice
di Elisabetta Montanari
Intervista ai CACTUS, giovane band che ha conquistato popolarità nel panorama indie grazie al loro stile positivo. La loro musica, definita "indie felice", racconta storie di speranza e resilienza.
31 mag 2024
PensieroMan, un supereroe per risvegliare il senso critico
di Chiara Manì
La Scuola Maria Ausiliatrice di Roma ha organizzato due giornate speciali per la formazione di genitori e bambini sull'uso consapevole della tecnologia
30 mag 2024
Scienza e AI: come l'Intelligenza Artificiale sta bruciando le tappe nella ricerca
di Camilla Argentin e Susanna Zaffiro
L'evoluzione dell'Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando radicalmente i processi di scoperta e avanzamento scientifico, dimostrandosi anche un alleato potente per i ricercatori. Ma è davvero così affidabile?
11 gen 2024
Sui social, per mantenere i contatti e confrontarsi sulle idee
di Andrea Del Bianco
Come si gestiscono i media della Facoltà di Scienze della Comunicazione? Lo abbiamo chiesto al professor Tommaso Sardelli, dell’Università Pontificia Salesiana
22 mag 2023