venerdì 26 aprile 2024
Quando dire la verità può costare la vita
di Evodio Joao
Nel 2018 nel mondo sono stati 79 i giornalisti uccisi e 251 quelli incarcerati. Il rapporto dell'International press institute. Ma tanti di più, purtroppo, sono quelli minacciati
28 gennaio 2019

Fare il gioralista continua ad essere un mestiere molto pericoloso. Sono 79 uccisi e 251 incarcerati, infatti, i giornalisti nel mondo nel 2018. Secondo le stime pubblicate dal "International press institute", oltre alle uccisioni per rappresagglia, i giornalisti sono morti anche nei combattimenti o fuoco incrociato o per causa di altri incarichi pericolosi.

Il rapporto dell’International press institute include l’uccisione del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi, nativo dell’Arabia Saudita, morto il 2 ottobre all’interno del consolato saudita a Istambul e poi nominato "Persona dell'anno" dal settimanale Time assieme agli altri giornalisti in pericolo.

Il paese in cui ci sono più morti nel 2018 è stato l’Afghanistan, dove 13 giornalistii sono stati uccisi, alcuni in attacchi di attentatori suicidi e rivendicati dal gruppo militante dello Stato islâmico. I giornalisti del canale televisivo Afghano Tolo news, canale televisivo afgano, e il reporter Samim Faramarz e cameram Ramiz Ahmadi, sono stati uccisi il 5 settembre dell'anno scorso mentre coprivano un servizio riguardante un'esplosione. Al secondo posto, nella tragica classifica dei paesi più pericolosi per i lavoratori dell’informazione è la Siria con 11 morti, dopo viene il Messico con 9, l'India con 6 e alla fine con 4 morti vengono gli Stati uniti.

E le porte del carcere per chi lavora per informare

Ma i rischi per chi fa questa professione vengono anche prima della vita. Secondo il Committee to protect journalists, nel 2018 sono stati messi in carcere 251 giornalisti. Secondo i dati, tra i principali motivi di accusa, per il 70% ci sono questioni di natura politica, o legate alla difesa dei diritti umano. Cina, Egitto e Arabia Saudita sono i paesi in cui sono stati incarcerati più giornalisti rispetto all’anno precedente, mentre la Turchia resta la nazione con il maggior numero di arrestati.

28 gennaio 2019
AREA-
Scienza e AI: come l'Intelligenza Artificiale sta bruciando le tappe nella ricerca
di Camilla Argentin e Susanna Zaffiro
L'evoluzione dell'Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando radicalmente i processi di scoperta e avanzamento scientifico, dimostrandosi anche un alleato potente per i ricercatori. Ma è davvero così affidabile?
11 gen 2024
Sui social, per mantenere i contatti e confrontarsi sulle idee
di Andrea Del Bianco
Come si gestiscono i media della Facoltà di Scienze della Comunicazione? Lo abbiamo chiesto al professor Tommaso Sardelli, dell’Università Pontificia Salesiana
22 mag 2023
Social Media Manager: il lavoro di Martina che unisce editoria e social
di Susanna Zaffiro
Anche un settore tradizionale come l'editoria ha bisogno di innovazione. Intervista a Martina Zaffiro, Social Media Specialist della casa editrice FrancoAngeli
11 mag 2023
Il seminario di Kyiv al tempo della guerra. “Toccare il fondo a volte è necessario per ricominciare”
di Emanuele Tramacere e Harsha Bandara
La sera del 25 febbraio di un anno fa circa, primo giorno del conflitto tra Russia e Ucraina, il Seminario Maggiore di Kyiv è stato evacuato a causa dell'escalation che ha causato gravi danni anche nelle vicinanze. Quale situazione stanno vivendo i seminaristi è il focus di questo contributo
16 gen 2023
Il progetto Agenda 2030 per Young4Young
di Paolo Rosi
Una sintesi interattiva su come è andata la fase iniziale di informazione sull'Agenda 2030, ad opera di alcuni studenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale
20 giu 2022