mercoledì 22 marzo 2023
Giornata Mondiale del Rifugiato 2012
di Lucia Aversano
Secondo il rapporto "Global Trends 2011" redatto dalle Nazioni Unite, nel mondo i rifugiati sono 42,5 milioni
18 giugno 2012
Sono circa 42,5 milioni, secondo i dai forniti dal Global Trends 2011 il rapporto delle Nazioni Unite, le persone nel mondo costrette a lasciare il proprio paese a causa delle guerre, delle carestie e dei regimi autoritari. Di questi, quasi la metà sono rifugiati mentre l’altra metà sono sfollati interni a causa dei conflitti armati. Sono invece un milione i richiedenti asilo. Il dato che allarma di più le Nazioni Unite è però quello che riguarda le domande d’asilo presentate da minori non accompagnati: circa 15mila. Queste domande vengono fatte soprattutto da minori provenienti dall’ Afghanistan e dalla Somalia.

L’Afghanistan è il paese d’origine con il maggior numero di rifugiati circa 2,7 milioni, seguono i rifugiati Irakeni (1,4 milioni) i Somali (1,1milioni) e i Sudanesi (500mila). Un altro dato che preoccupa l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, è quello che riguarda il paese ospitante. La maggior parte dei rifugiati, 4/5 del totale, parte verso i paesi limitrofi. I paesi che ospitano più rifugiati sono il Pakistan (1,7 milioni), l’Iran (886mila), il Kenya (566mila) e il Chad (366mila). Tutti paesi in via di sviluppo che già affrontano numerose difficoltà nel gestire le condizioni di vita dei loro cittadini.Tra quelli industrializzati, il principale Paese d'accoglienza è la Germania, con 571.000 rifugiati. Il Sudafrica è invece il primo paese per numero di domande d'asilo ricevute (107.000).

Il 20 giugno sarà la Giornata Mondiale del Rifugiato, un giorno dedicato a chi è stato costretto a lasciare la propria casa per non rischiare la vita. Una giornata che serve anche a richiamare l’attenzione della comunità internazionale e a renderla consapevole su questa condizione. Rifugiato è un termine giuridico che indica le persone fuggite o espulse a causa di discriminazioni politiche, religiose o razziali dal proprio paese d’origine. La loro condizione è la più delicata in assoluto perché non sono semplici migranti. Anche Papa Benedetto XVI ha voluto ricordare la condizione dei rifugiati, domenica 17 giugno, durante l’Angelus. Il Pontefice ha esortato tutti i fedeli a pregare «per questi fratelli e sorelle così provati» e ha auspicato «che i loro diritti siano sempre rispettati e che possano presto ricongiungersi con i proprio cari».
18 giugno 2012
AREA-
Dal Burkina Faso all'ospedale nella pandemia: ecco come un viaggio ti può cambiare
di Francesca Piovan
Il 20 dicembre 2019 Sofia è atterrata a Ouagadougou, in Burkina Faso. Da allora, porta con sé il desiderio di «investire nelle vite nascoste» nelle corsie dell’ospedale
23 mag 2022
Il viaggio di Beatrice: «Sono libera come l’oceano che mi ha ospitata 4 anni fa»
di Ludovica Salerni
Il 5 luglio 2017 Beatrice Berardi si trova all’aeroporto Fiumicino di Roma; sta partendo per un viaggio che durerà 6 mesi. Ad aspettarla: l’Australia, il posto che l’avrebbe cambiata per sempre
12 apr 2021
Dall’Italia all’India: comunicare con l’estero ai tempi della pandemia
di Matilde DI VEROLI
Da ormai un anno molti italiani lavorano in smart-working. Cosa significa, però, per chi lavora con l'estero comunicare tutti i giorni secondo queste modalità?
1 apr 2021
Studenti stranieri a Londra ridotti alla fame
di Paolo Rosi
Nell’East London, con la pandemia, la situazione è peggiorata da qualche mese: i banchi alimentari sono affollati da migliaia di persone che non hanno diritto ai sussidi governativi
25 mar 2021
La
di Sara Michielin
Dopo la parziale riapertura Venezia si risveglia, tra cautele prese per evitare i contagi, sparuti turisti pomeridiani e serate movimentate. Ecco il racconto di una giornata passata in laguna ai tempi del Covid-19.
3 giu 2020