lunedì 27 marzo 2023
Diario di viaggio: Destinazione Mozambico. Tre
di Rita Dal Canto
Un viaggio di quindici giorni a Mafuiane, un villaggio del Mozambico, nel continente africano. Cronaca di una volontaria con il mal d'Africa
16 settembre 2014

Le braccia aperte e la curiosità dei bambini di strada ci accolgono appena arrivati a Mafuiane.

Scarichiamo le valigie, cercando di rimanere incuranti di fronte ai mille occhi che ci osservano. Macchie bianche in un oceano nero.

Sulla mia pelle scivola una sensazione che non avevo mai provato prima: sono l'intrusa, una mozzarella circondata da tanto cioccolato fondente. Siamo noi la novità, l'elemento discontinuo che porta sorpresa per il colore della pelle.

Adesso capisco cosa può provare un africano in visita a Roma. Sei il diverso, quello da squadrare, quello che studi per le reazioni che può avere, cercando di capire se in fondo siete così diversi o è solo un inganno della vista, dietro la sostanza non cambia. 

Ma i sorrisi che vedo dietro quelle braccia protese in un ciao, quei sorrisi che da noi si pagano cari perché introvabili, quei sorrisi mi fanno sorridere. Siamo i diversi, ma va tutto bene. Un bambino scappa dalle braccia della madre e mi corre incontro abbracciandomi. Abbiamo lo stesso battito, e solo questo gli importa. Sorrido con il cuore pieno.

Ci fanno strada verso la vivenda, una costruzione che chiamerò per quindici giorni casa. Rispetto a quello che ho osservato in giro prima di arrivare lì, mi sembra una reggia.

Ci sono stanze con letti a castello, una cucina, bagni a volontà, acqua corrente ed elettricità, tutte cose che ho imparato, in questo periodo, a non dare per scontato. Sistemo la mia valigia, mentre la stanchezza del viaggio si fa sentire.

Spunta fuori il mio libro preferito ed un giocattolo che avevo portato per regalarlo: domattina ci penserò. Ho visto che i bambini per strada giocavano con tappi di plastica, facendoli rotolare finché i più piccoli non se li portavano alla bocca mordicchiandoli, ed allora cominciava il vero gioco, distoglierli da quella preda avvincente. Domani mi farò spiegare meglio come si gioca qui, come si vive, come si sogna. Adesso tocca a me a dormire...e sognare un po'.

16 settembre 2014
AREA-
Dal Burkina Faso all'ospedale nella pandemia: ecco come un viaggio ti può cambiare
di Francesca Piovan
Il 20 dicembre 2019 Sofia è atterrata a Ouagadougou, in Burkina Faso. Da allora, porta con sé il desiderio di «investire nelle vite nascoste» nelle corsie dell’ospedale
23 mag 2022
Il viaggio di Beatrice: «Sono libera come l’oceano che mi ha ospitata 4 anni fa»
di Ludovica Salerni
Il 5 luglio 2017 Beatrice Berardi si trova all’aeroporto Fiumicino di Roma; sta partendo per un viaggio che durerà 6 mesi. Ad aspettarla: l’Australia, il posto che l’avrebbe cambiata per sempre
12 apr 2021
Dall’Italia all’India: comunicare con l’estero ai tempi della pandemia
di Matilde DI VEROLI
Da ormai un anno molti italiani lavorano in smart-working. Cosa significa, però, per chi lavora con l'estero comunicare tutti i giorni secondo queste modalità?
1 apr 2021
Studenti stranieri a Londra ridotti alla fame
di Paolo Rosi
Nell’East London, con la pandemia, la situazione è peggiorata da qualche mese: i banchi alimentari sono affollati da migliaia di persone che non hanno diritto ai sussidi governativi
25 mar 2021
La
di Sara Michielin
Dopo la parziale riapertura Venezia si risveglia, tra cautele prese per evitare i contagi, sparuti turisti pomeridiani e serate movimentate. Ecco il racconto di una giornata passata in laguna ai tempi del Covid-19.
3 giu 2020