sabato 7 dicembre 2024
Cara Italia, non dimenticarti dei tuoi giovani
di Giorgio Marota
Il Rapporto dell'Istat sugli indicatori demografici fotografa un Paese che cresce sempre meno. Cala la popolazione, calano le nascite, aumenta il numero di chi se ne va
6 marzo 2017
In Italia uscirà nelle sale il 23 marzo l'ultimo film di Giovanni Veronesi: "Non è un Paese per giovani". Le storie di Sandro e Luciano, i protagonisti della pellicola, sono quelle di migliaia di italiani che non credono più nel futuro, la cui unica alternativa è emigrare. Ironia della sorte, proprio oggi, l'Istat ha pubblicato il Rapporto sugli indicatori demografici e la sinfonia non cambia: l'Italia, per davvero, non è un Paese per giovani.

Continua inesorabile il processo di invecchiamento della popolazione italiana. Le nascite sono sempre di meno, tanto che siamo passati dai 486 mila neonati del 2015 ai 474 mila dell’anno che ci lasciamo alle spalle. Il saldo naturale (nascite meno decessi) registra nel 2016 un valore negativo (-134 mila) che rappresenta il secondo maggior calo di sempre dopo quello del 2015 (-162 mila). Ad incidere sulla diminuzione della popolazione (-86 mila italiani rispetto al 1 gennaio 2016) è anche un’emigrazione dai numeri sorprendenti. «Oggi l'Istat ci dice che 115 mila cittadini italiani l'anno scorso hanno deciso di trasferirsi in un Paese estero – ha scritto Enrico Mentana, direttore di La7, sulla sua pagina Facebook – cancellandosi dalle nostre liste anagrafiche. Il loro numero cresce del 12,6% rispetto al 2015 ed è quasi triplicato in sei anni». In questo dato difficilmente possono essere considerati quegli italiani che, da emigrati, ricevono la cittadinanza di un altro Paese senza però cancellarsi dalle liste italiane. Sì, spesso capita anche questo, perché una volta ottenuta l'autorizzazione a restare, da parte del Paese che ospita, la comunicazione all’Associazione italiana dei residenti all’estero avviene solo in un secondo momento e spesso in ritardo (nella migliore delle ipotesi), oppure non avviene proprio.

Secondo l’Istat, giusto per citare un esempio, sono poco più di 17mila le persone trasferitesi verso la Germania nel 2014, ma l’omologa agenzia tedesca ne ha contate oltre quattro volte di più. E allora chi ha ragione? Ci è possibile stabilire con certezza quanti connazionali effettivamente lascino ogni anno l'Italia, per un periodo più o meno lungo? Sono interrogativi aperti, di difficile risposta. «È un paese che sta lentamente appassendo» ha sentenziato Enrico Mentana, come commento ultimo al Rapporto Istat. Il giornalista ha lanciato un monito: «Care forze politiche, che volete fare?». Ci permettiamo di aggiungere - come testata da sempre sensibile alle tematiche che coinvolgono le nuove generazioni - un ulteriore appello: care forze politiche, lasciate da parte per un momento le lotte interne e i populismi, e fate sì che l’Italia si ricordi che un futuro ce l'ha. Ed è quello che solo i giovani possono rilanciare.
6 marzo 2017
AREA-
Assisi: luce che illumina il cuore
di Jasmin Del Carmen Noguera Araque
Culla di San Francesco e Santa Chiara, e oggi dimora del Beato Carlo Acutis, scalda il cuore dell'umanità
31 mag 2024
Come è difficile capirsi nel Parlamento Europeo. Il ruolo della linguistica
di Elisabetta Montanari
Il racconto di una tirocinante del Parlamento Europeo. Il ruolo cruciale della terminologia nel supportare i traduttori e l'impatto delle nuove tecnologie nell'ambito linguistico.
29 mag 2024
Perché al Nord ci sono più immigrati che nelle altre zone d'Italia?
di Emmanuel Ogacheko Idakwo
C'è più lavoro, ma anche cultura e qualità di vita. Oltre a buone università
29 apr 2024
Un'Italia a due velocità: dal Sud ci sposta al Nord, dal Nord all'estero
di Fortunato Henrique Soares Flores
Lavoro, opportunità, qualità della vita spingono chi vive al Sud a spostarsi al Nord. Ma dal Nord 142mila italiani sono andati all'estero
23 apr 2024
Egitto 1962: cattolici in fuga dal nazionalismo
di Matteo Caselli
La storia di una famiglia che per colpa della politica oppressiva nazionalistica araba è stata costretta ad una diaspora che l'ha obbligata a iniziare da zero in nuovi Paesi
25 mag 2023